IL SIGNOR KURTZ

Il signor Kurtz è il cuore di un romanzo straordinario, Cuore di Tenebra di Joseph Conrad.
Io sono un vignaiolo di piccole dimensioni: coltivo la mia vigna in una bella collina, in quel di Vallupina alle porte del lago Trasimeno. E qualche volta anche in altri impervi luoghi della mia piccola geografia.

COSA FACCIO

Quando le condizioni lo consentono cerco di mettere in discussione le mie idee sul vino, facendo vino insieme ad altri amici vignaioli.
Qualche volta, se qualcuno me lo chiede, aiuto anche altri vignaioli a creare vini secondo i loro desideri.
Questo è quello che faccio.

DA DOVE VENGO
Da dove vengo, è presto detto: ho passato più di 25 anni ad esplorare il vino, come appassionato, come degustatore, “scribacchino” e qualche volta divulgatore. Ho incontrato il vino “naturale” circa 20 anni fa. E non ci siamo più lasciati. Da 4 anni il mio corpo e la mia mente sono occupati per intero a coltivare vite, creare vino, imparare.

E’ stata la conclusione del viaggio che mi ha portato sotto la mia montagna. Ed è stato anche l’inizio della mia solitaria scalata, della ricerca della mia via alla vetta.
Quello che penso del vino è semplice: il vino è la mia voce. E’ voce della terra e dell’uva da cui nasce, ma prima di tutto è la voce della mia anima e della mia visione delle cose:
√ IO AMO l’essenzialità nel fare le cose. I gesti puri, disciplinati, incisivi.
√ IO ODIO le scorciatoie, il ricorso ad aiuti tecnici che semplifichino i processi, la tensione ossessiva verso un obiettivo stilistico definito. Mi piace la disciplina che libera.
√ IO ODIO i vini prevedibili, figli delle mode o della tecnica o della paura o delle aspettative. amo i vini magici che traggono energia solo da loro stessi, quasi fossero animati.
√ NON INSEGUO mai un progetto di vino: ho delle idee, poi l’annata, l’uva, la fermentazione spontanea, le mie emozioni del momento, sono gli ingredienti che ne disegnano il profilo.
√ IO AMO fare vini liberi di portarsi dietro tutta l’energia che la natura gli ha donato. Non amo fermarli prima che si inoltrino nei loro abisssi, se quello è il loro destino. Amo contenerli prima che diventino folklore o, peggio, sciatteria.
√ IO AMO avere un rapporto fisico con il vino. Il mio corpo e la mia testa sono sempre con la mia vigna e con il vino, dentro la vigna e dentro al mio vino. E’ il privilegio e la scelta della dimensione di quello che faccio.
√ IO AMO la tradizione, odio la retorica. Odio i passatisti, odio le radici che ti fanno schiavo. Amo guardare lontano con i piedi piantati per terra. Amo i vini del futuro fatti rispettando il Tempo.
√ IO AMO pensare ai miei vini sempre in relazione con la mia tavola. Senza cibo non c’è vino. E’ semplice.

√ IO AMO sfidare i limiti miei e del vino: non uso altra corda che il mio naso, le mie mani e il mio cuore.
√ IO AMO sfidare i limiti miei e del vino: non uso altra corda che il mio naso, le mie mani e il mio cuore.
√ IO AMO sfidare i limiti miei e del vino: non uso altra corda che il mio naso, le mie mani e il mio cuore.
√ IO AMO KURTZ, perchè Kurtz ha il CORAGGIO DI ESSERE, esso stesso, la NATURA. E quindi ENERGIA, ORRORE, MAGIA.
Se metti in gabbia la Natura, se riporti a casa Kurtz, la Natura sparisce, Kurtz muore. E tutto diventa un SINTOMO.

Sempre con sensi esili ed acuminati, senza nessun’altra corda. SOLO QUESTO SIAMO.